"Benchè le tecniche manuali siano impiegate da varie professioni di terapia manuale, l'unicità delle modalità di integrazione delle tecniche manipolative osteopatiche rispetto alla gestione della persona/paziente, così come la durata, la frequenza e la scelta delle tecniche, rappresenta il carattere distintivo dell'Osteopatia. Il trattamento manipolativo osteopatico utilizza molti tipi di tecniche manipolative, ivi comprese a titolo esemplificativo ma non esaustivo, manipolazioni HVLA e tecniche a impulso, tecniche fasciali, tecniche craniali e tecniche viscerali" (OMS, 2010).
Da sempre l'uomo ha usato la mano e la manualità per alleviare e curare i dolori di se stesso e dei propri pazienti, istintivamente, poggiando o comprimendo con un dito o una mano una determinata zona o punto del corpo, per alleviare lo stato dolente che è sempre in corrispondenza di una diramazione nervosa.
Popoli asiatici ed amerindi, fenici, egizi, greci e romani, avevano compreso che il corpo umano è proprietario di un codice ben preciso, allo stesso tempo differente da persona a persona, e che grazie alla conoscenza di questo noi possiamo produrre rimedi autonomamente aprendo il nostro laboratorio di rimedi interno.
L'attuale dottrina manipolativa si avvantaggia rispetto a quelle precedenti dello studio e della conoscenza della biomeccanica e della fisiologia. La riduzione dell'afisiologia vertebrale (e/o articolare) si effettua dopo aver eseguito un'analisi completa della spina dorsale (fondamentale dal momento che la colonna vertebrale protegge il sistema nervoso centrale, cosicché quando un nervo è immobilizzato tra le vertebre può causare problemi in ogni parte del corpo), il compito dell'osteopata, consiste nel riposizionare la vertebra tramite una manipolazione gentile e specifica (non invasiva), in modo che l'interferenza sparisca, consentendo ai messaggi di arrivare a muscoli, organi e ghiandole, nel modo appropriato.
La fisica unita alla conoscenza anatomica ha conferito alla manipolazione la possibilità di utilizzare dei test di movimento, differenziando così il trattamento.
Quale scienza olistica, avente come scopo principale, lo ripetiamo, il riequilibrio energetico del paziente nella sua interezza e non, semplicemente la cura del singolo sintomo, l'Osteopatia ha un campo di applicazione vastissimo: è oggi utilizzata per il sollievo da affezioni dolorose della colonna, delle articolazioni periferiche e da problemi viscerali, risultando particolarmente efficace nella maggior parte dei casi di insonnia, cefalea e disturbi dell'equilibrio, otiti, rinofaringiti, sinusiti e nei disturbi circolatori, digestivi o ginecologici che non abbiano all'origine turbe virali, tumorali o infettive che minino l'integrità della struttura.
"L'Osteopatia è tra le medicine manipolative, quella principe, la più rigorosa nella ricerca e nella conoscenza anatomico/fisiologica e biomeccanica."
Per rispettare il nostro corpo occorre conoscerlo profondamente, solo così possiamo utilizzare la nostra autofarmacia interna, dando vita a quel processo che chiamiamo: autoguarigione. Non c'è nulla di fantascientifico, niente di magico. Solo il nostro corpo lo è, ma spesso lo dimentichiamo. Come spesso dimentichiamo che siamo fatti di connessioni e rapporti interni, nervi, muscoli, setti, vasi sanguigni ed altro. Un'insieme che ci mantiene in vita quotidianamente e che se non funziona correttamente dà vita a malattia e dolore.
“La forza di gravità uccide i nostri pazienti”, questo è stato affermato da un noto osteopata e nulla fu detto più giustamente. Per questo il trattamento osteopatico, agendo soprattutto sulla postura e sul funzionamento del corpo, con lo scopo di "calmare" il sintomo, tiene in grande considerazione i test posturali, proprio per verificare i danni dovuti alla stazione eretta.
Il trattamento, generalmente si basa su un lavoro che interessa muscoli, articolazioni, legamenti, tendini ma anche visceri, organi e fasce. Nulla ha a che vedere con le varie tecniche massofisioterapiche né con la pratica fisiokinesiterapica; l'osteopatia è una disciplina con logica e metodica proprie.
Ogni seduta dura circa un'ora, l'osteopata dedica del tempo ad un colloquio preliminare con il cliente e osserva il corpo della persona in posizione eretta e in movimento nello spazio per "leggerne" le principali caratteristiche. Poi, grazie a un tocco sensibile e deciso al tempo stesso, l'osteopata libera le restrizioni e gli schemi motori che costringono il nostro tessuto in tensioni permanenti.
L'osteopata tiene inoltre conto della T.A.R.T. per la definizione ed il rilievo palpatorio della disfunzione somatica. L'acronimo sta ad indicare dolorabilità, restrizione ed asimmetria (anormalità) della trama tissutale che si riscontrano in un'alterazione della qualità palpatoria.
I quattro termini inglesi: T.A.R.T. = Tissue Asimmetry Restriction Tenderness (Savarese, Copabianco & Cox, 2009).
L'Osteopatia grazie alla sua dettagliata conoscenza ed al suo rigoroso lavoro, interviene non solo sull'apparato muscolo scheletrico, ma su tutto il corpo anche in funzione delle interrelazioni fra i tre foglietti embrionali che riproducono la memoria della filogenesi passando all'ontogenesi, mantenendosi in relazione durante lo sviluppo dell'intera evoluzione "psicosomatica" dell'essere umano:
- Endoderma: il foglietto interno, sviluppa il sistema digerente e respiratorio, le grandi ghiandole digestive (il fegato in parte) e alcune endocrine, la tiroide i programmi e le reti metaboliche per produzione dell'energia vitale.
- Mesoderma: sviluppa i collegamenti tra foglietto interno ed esoderma attraverso le fasce ed il sistema cardio-circolatorio (la trasmissione di sostanze chimiche e di messaggi ormonali e immunitari in tutto il corpo), l'apparato muscolo-scheletrico, e non ultimo l'apparato sessuale riproduttivo.
- Ectoderma: il foglietto esterno, sviluppa cute ed annessi (pelle, peli, capelli, unghie) i denti, il cristallino dell'occhio, il fegato, gli organi di senso e il sistema nervoso, vale a dire i programmi e le reti per l'elaborazione e la comunicazione delle informazioni dell'intero organismo.
Il corpo nel suo insieme può beneficiare delle mani e della conoscenza dell'osteopata.
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